Incontri Notturni al Pronto Soccorso di Zia Franca 31/10/2002
Mentre vai al Pronto Soccorso
immagini, angosciato, la fila di persone che attendono il proprio turno, chi con
una gamba rotta, chi tutto sporco di sangue. Gente che si contorce tra gli
spasmi addominali, altri che piangono per un parente che soffre.
Entri nella sala d'aspetto pronto a soffrire, consolare, ricambiare sguardi
sconsolati e feriti. Già hai il groppo in gola ed una sensazione di angoscia.
MADDEKE?
Mortacci, me so ammazzato da ride ieri sera. Altro che cinema!
Anzi, ultimamente è più facile andare al Pronto Soccorso che al cinema (tanto
per far aumentare il senso di colpa di qualcuno).
Ieri sera la mia dolce metà aveva una caviglia gonfia dovuta ad una storta in
palestra. Dopo cena (e Real Roma 0-1) la porto all'ospedale con la serie di
sensazioni descritte sopra.
Un film!
Personaggi ed interpreti:
L'INFERMIERA: coatta quanto basta e disponibile più del dovuto, capelli rosso
tinto e rossetto defibrillante.
INFERMIERA II: voglia di lavorà saltame addosso, del sud con spiccato accento
del profondo sud. Dpo alcuni minuti inizia a litigare con la collega di fronte a
tutti.
PORTANTINO: alto 1, 60 capelli rasati, parla una lingua tra l’agro pontino e il
sannita, si gratta in continuazione gli attributi anteriori e posteriori.
Cammina come se avesse le scarpe di cemento del padrino. (da OSCAR)
FAMILIARI DEL TOSSICO: 3 gentiluomini del calibro del canaro, provenienza
scontata: TBM. Provocano paure e ansie delle 2 infermiere.
COPPIA DI VECCHIETTI: lui in pigiama e vestaglia come se fosse appena sceso dal
letto, capelli incuscinati compresi nel prezzo. Lei con 3 denti in bocca, ben
assortiti di colori e forme. Dopo la visita chiedono al portantino dei
clisteri,che il medico ha prescritto al vecchietto, il quale specifica che
avrebbe contraccambiato (non si sa come: con dei soldi, o facendo a sua volta un
clistere all’infermiera? Rido io, Marcella e una signora. La moglie chiede
all’infermiera come si usano. Cominciano a ridere tutti, compreso il ciccione
che dormiva.
CICCIONE SULLA SEDIA: peso e dimensioni non decifrabili, stravaccato su una
sedia a rotelle ronfa e russa a bocca aperta. Dopo un’oretta circa, arriva un
ciccione più grosso, che dall’altra parte del vetro chiama il ciccione che dorme
e gli fa cenno di andarsene. Con uno scatto di reni si alza dalla sedia a
rotelle ed esce, così com’è venuto.
SIGNORA CON PIEDE FERITO: e che c’è di strano, direte voi siamo o no in un
Pronto Soccorso? Niente! A parte che il taglio da 7 punti sul piede destro
glielo ha fatto il figlio, e non certo mentre cercava di abbracciarla.
BAMBINO DI 4 ANNI CON FEBBRE: poverino, soffre e prende a pizze la madre.
Ma la chicca della serata doveva ancora venire.
Entrano due ragazzette, sui 23-24 anni. Aspetto Torbella-Torpigna-SBAsilio.
Chiedono agitate di una dottoressa al portantino che si tocca continuamente gli
zebedei (lo fa anche mentre parla con le signorine). L’infermiera coatta si
avvicina alle due. Una, la bionda, è vestita completamente di jeans, i pantaloni
un po’ troppo corti. Da dietro, gli sbuca qualcosa di rosso scuro, tra una
tovaglia e un lenzuolo piegato. Spiega a bassa voce (non abbastanza bassa
ovviamente, senno quello che segue come lo sapremo mai?) per non farsi sentire
che ha un’emorragia.
Dove?
Col dito indica li sotto.
Cos’è successo?
Ridono entrambe le ragazzette.
L’infermiera capisce che c’è qualcosa di poco chiaro e decide di portare la
ragazza in una stanza.
Dopo alcuni minuti escono e l’infermiera coatta, sbigottita chiama un ginecologo
spiegando che c’è una paziente con un taglio vaginale. La ragazza viene portata
in una stanza e visitata.
Passa una mezz’oretta e le due ragazze escono, mentre aprono la porta, un dice
all’altra (sedetevi, se non lo avete già fatto, è ovvio che siete seduti, che
cazzo, che leggete tutto sto pippone in piedi?): “la prossima volta gli faccio
togliere l’anello”
Finale: esco alle 2 di notte, Marcella non ha niente di rotto, io ho sonno, ma
sto pensando di tornare la sera successiva. Coi pop-corn però!