Cose strane da Pantanella

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di Whittard - 22.04.2004

 

Ieri sera rientro a casa verso le ore 24, dopo aver trascorso una serata s.lorenzina con la zia.

Arrivo sul pianerottolo di casa e trovo le mie due vicine piccine (studentesse ventenni), che parlottavano tra la mia e la loro porta.

Me le guardo e penso: ‘la pds è ad una festa… adesso me le porto dentro e faccio caporetto…’, poi, visto che io sono un signore, ho sfoderato il mio piu bel sorriso, le ho salutate ed ho chiesto se andava tutto bene.

Disperata, quella piu brutta che assomiglia ad una lavatrice da 600 giri minuto, mi ha raccontato che erano rimaste chiuse fuori casa, la porta si era chiusa ed avevano le chiavi all’interno.

Da buon samaritano saccentino, ho iniziato, fissando quella carina (tendente al bono…) a raccontare di tutte le mie esperienze nel campo della sicurezza, delle porte blindate, delle mie esperienze da fabbro, nonché di nozioni di ingegneria delle porte blindate.

Nu professore.

Ho iniziato a prendere tutto ciò che trovavo di affilato per far passare scattare la serratura: patenti, carte telefoniche, fogli di plastica, ma al contrario di quello che si vede in quei cazzo di film americani, la porta rimaneva ben chiusa, inespugnabile.

Stavano iniziando a guardarmi malissimo con l’aria di chi pensa: ‘ecco il vicino spaccone…’, ho l’idea del secolo.

Prendo la mia chiave di casa, la infilo, giro e ‘puff’ la porta si apre.

Siamo stati 30 secondi con le boccucce aperte e spalancate (come la porta) a fissarci inebetiti, quindi hanno iniziato a gridare di gioia ed io ho ripreso i miei pensieri iniziali, rinforzati dal fatto che adesso avrebbero dovuto ricambiare il favore…

Ovviamente io sono un signore e le ho educatamente salutate, ho augurato loro la buona notte, aggiungendo però una cosa… ‘quando volete… le chiavi di casa mia le avete…’