Popolo di bipedi e di quadricilo-muniti, ecco la mia versione del
1° motoraduno dell'occhione (Motocchione) - altipiani d'arcinazzo 2/08/2003 - di Pedro


”A Ramon ma vaffanculo!!!” è il primo pensiero che mi passa per la testa (ancora dolente per la sera prima) quando la sveglia mi butta giù dal letto alle 8,30 di sabato mattina!!! Roba che manco quando facevo il boy-scout!!!
Mi affanno e arrivo con puntuale ritardo all’appuntamento dove trovo Ramon - ingrifatissimo - e Aitan, entrambi scalpitanti in attesa. Sono completamente rincoglionito dal sonno.
Finalmente si va, l’aria fresca (si fa per dire) mi sveglia un po’ e la fessura dei miei occhi comincia ad aprirsi. Peccato che il primo tratto è urbano e ci tocca fare un bel po’ di sorpassi di macchine lente… Ramon è così prudente che rischio di addormentarmi di nuovo.
Imbocchiamo la Tiburtina e la vista delle prime curve salendo verso Tivoli mi inietta adrenalina nelle vene… giù in piega e gas spalancato… al benzinaio ricevo, tronfio, il commento un po’ stupito di Ramon “hai visto Pedro come è impostato bene sulle curve…” e le scuse un po’ vergognose di Aitan “he sai, non ho la ciclistica adatta!!!!”…
Pieno fatto, si prosegue e finalmente la gita comincia… la strada è mossa, cammina nel verde, attraversiamo paesini e scorci bellissimi… il problema è che il motore mi balbetta… tossisce, non ce la fa… protesta… non riesco nemmeno a mettere la quinta… ma dov’è Ramon????
Per fortuna spunta, inviata dal cielo dei motociclisti, una Speed triple che mi passa e mi si butta giù in piega… ovviamente le sono immediatamente dietro e ci facciamo qualche chilometro e una serie di belle curvette abbastanza “ingarellati”. Aitan, nonostante la ciclistica, tiene abbastanza bene il passo…
Alla sosta doverosa ci accorgiamo che siamo completamente fuori strada. Il bivio per il lago del Turano (nostra meta originaria) è superato da un pezzo (e chi l’ha visto??? Bravo, bravo , fai il coatto con le altre moto!!!) ma non ci perdiamo d’animo: il bivio dice: Subiaco – Altipiani di Arcinazzo. Ecco la nostra nuova destinazione. E, diamo a Cesare quel che è di Cesare, ecco che Ramon comincia a prenderci confidenza ed in alcuni tratti raggiunge l’impressionante velocità di circa 120 Km/h!!!! Scherzi a parte, andiamo ad andatura tranquilla ma Ramon tiene bene… qualche altra uscita, magari qualche lezione su come impostare le traiettorie, un regalo giusto (vedi guanti estivi… a Ramon, manco il minimo sindacale!!!!) ed ecco che sulla scena romana è comparso un nuovo centauro!!!
La strada per gli altipiani è fantastica: aria fresca e profumata di resina, di erba (non quella Linux!!!) di fiori e di non so cos’altro… si viaggia con la visiera aperta per goderne appieno. Anche il panorama non è da meno…
Una meritata colazione all’Abetaia e poi giù verso Trevi nel Lazio e poi Filettino. La visita al paesino è breve un po’ impauriti dalle nuvole nere che montano, un po’ spinti dalla fame che è già bella che montata… ristorante in perfetto stile ciociaro (sennò che occhioni siamo), abboffata e ricca pennica in riva al fiume…
Sulla via del ritorno il momento più emozionante della gita (almeno per me.....)
Lo spirito è ormai dei migliori: ci sentiamo tre coatti al punto di metterci a fare le foto in uscita da una curva… per fare quattro scatti ci mettiamo circa 40 minuti ed almeno tre tentativi a testa… tranne Ramon che di tentativi ne fa almeno il doppio: una volta c’è una macchina di fronte che lo copre, un’altra raggiunge l’autobus, un’altra ancora rischia di essere doppiato da un motorino… alla fine, sudati all’inverosimile ed ancora più coatti di prima gonfiati dalle foto scattate, raggiungiamo la Ramon-family a Paliano.
Si è fatto tardi, abbiamo tutti bisogno di riposare in vista del pareo party serale… per sbrigarci prendiamo l’autostrada. Spero che sia l’ultima volta… ora anche Ramon ha capito perché in moto si fanno solo le statali.
Siamo a Roma, il primo motocchione raduno è finito. Ci resta una sola domanda a fine giornata… a quando il prossimo???

Pedrooooooommmm!!!!