Sogni...

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di Whittard - 19.02.2004

 

Sogno 1

Interno: Negozio di alimentari

Esterno: Strada di periferia

 

Sono dentro un negozio di alimentari e parlo con due persone un uomo e una donna che si trovano dietro al bancone, probabilmente sono i proprietari e mi stanno servendo. Vedo la scena ma non riesco a sentire le parole, forse stiamo discutendo.

Mi arrabbio e lancio dei pezzi di parmigiano che tenevo in mano. Colpisco la donna che si infuria.

Esco dal negozio, la donna mi insegue.

Entro in una via che mi sembra di riconoscere, è vicino la casa dove sono cresciuto, vedo la donna che mi segue piano, lentamente ma continua ad inseguirmi. Prendo una stradina buia, questa volta mi rendo conto che è una strada che non conosco, la seguo fino in fondo ed è sbarrata da un cancello di legno altissimo, dei cani abbaiano molto forte.

Ho paura, non vedo più la donna ma sento abbaiare i cani, sono molti, inizio ad arrampicarmi sul cancello, arrivo sulla cima e mi fermo a guardare verso il basso, c’è un uomo che mi fissa.

Aspetto che non ci sia nessuno prima di scendere. Appena sono a terra mi portano via due uomini con la divisa dell’esercito e l’elmetto.

 

 

Sogno 2

Interno: Casa sconosciuta, luce soffusa.

 

Sono dentro una stanza poco illuminata, sono insieme a Max un mio collega e ad un ragazzo che non conosco.

Stiamo parlando. E’ notte fonda e vedo della gente entrare in casa e girare per le altre stanze come se fosse un locale, entra sempre più gente.

Il mio amico però è tranquillo, gli chiedo se non ha paura di tutta quella gente sconosciuta dentro casa, allora si alza, si dirige verso la porta di casa che in realtà è un portone enorme di legno antico e lo chiude.

Per sicurezza, fissa  una trave dietro la maniglia, ma non è una trave, sembra il remo di una barca.

 

 

Sogno 3

Interno: Casa, salone con camino

 

Mi trovo in un salone antico, molto grande e ben arredato, in una delle pareti c’è un camino acceso che emana calore.

Ci sono quattro, cinque persone che parlano tra di loro. Mi avvicino ed entro nella discussione. Riconosco  Gabriele, un mio collega che racconta delle cose sul cibo che ha nel piatto. Si tratta di una zuppa particolare che compra appositamente nella Val d’Orcia, la porta a casa, la mette sul camino e dopo un po’ è pronta per essere mangiata.

E’ proprio buona. Unico particolare è che lui non conosce la strada ed ogni volta deve chiedere le indicazioni per raggiungere questo posto…