Il Tema:

descrivi dettagliatamente le sensazioni, il clima, gli odori della sala d'attesa del tuo studio medico/dentistico.

21/09/2004

 Associazione eno-gastronomica Amici dell'Occhione        

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  Svolgimento:

Poppy

Ciao Whit, dato che sei il presidente e non voglio essere bocciata, faccio il temino di oggi.
Dato che io LAVORO in uno studio medico, ho deciso di descrivere quello...
Direi che l'atmosfera e` molto accogliente, il pavimento e` di un caldo parquet color miele, ci sono delle poltroncine verdi molto comode e morbide e una finestra...che da` sulla rampa di un garage (molto pittoresco!).
C'e` una libreria verde (= speranza) in cui accanto a volumi di medicina e chirurgia vi sono riviste ad alto livello intellettuale: Chi, Gente, Oggi, Vanity Fair, Cosmopolitan, Essere Donna, Glamour, Rock Star, Rolling Stone (indovinate chi le sceglie???).
Le pareti sono bianche, e vi sono appesi poster di congressi a cui ha partecipato il medico...quello che preferisco ha come colori predominanti il rosso e l'arancione...non so perche` lo guardi cosi` spesso, forse perche` accanto a tanta ostentata tranquillita` trasmette un po` di passione...
In questa stessa stanza c'e` un'apertura che da su una piccola stanza (la mia "cuccia"), dove solitamente c'e` una segretaria alta e bionda molto gentile e simpatica nonche` estremamente intelligente, che ha sempre un sorriso per tutti e una caramellina per tutti i bimbi capricciosetti. Degno di nota e` il suo computer, un Mac arancione che regala veramente un tono di classe all'ambiente!
Ultimo dettaglio: la porta.
Una porta nera, che ahime`, accanto a tutti questi colori che vogliono infondere ottimismo e positivita`, non c'entra proprio nulla. Immagino i pazienti che arrivano qui, angosciati e preoccupati, che ancora non hanno idea di cosa li aspetti, scrutare questo oggetto al di la` del quale immaginano essere presente un boia, una ghigliottina, o comunque tutto cio` che di mostruoso possa esistere...
Tutti i miei tentativi di rendere l'atmosfera il piu piacevole possibile sono vani di fronte alla porta...Ultimamente ho comprato un deodorante per ambienti molto piacevole, contro i pazzienti puzzolenti...
Ecco il mio tema Whit, mi sono pure impegnata perche` mi dispiaceva che nessuno ti avesse calcolato...Un bacio

 

Whittard

io associo lo studio di qualunque medico al sibilo del trapano da dentista: AHHHHHHHHHHHHHHH!
mi terrorizza!
ricordo con affetto la sala d'aspetto del mio dottore d'infanzia, c'era una vecchietta che faceva un pò di tutto dalla segretaria alle pulizie alla dama di compagnia.
si respirava sempre un'aria tesa e preoccupata e si parlava a bassissima voce per non disturbare, chi non lo so, ma dovevi parlare piano altrimenti il medico ti sgridava.
ora la vecchietta non c'è piu, sembra tutto piu nuovo e professionale ma è anche tutto piu freddo, distaccato e anonimo.

 

Kata

Lo studio del medico può avere mille aspetti.
Gli ultimi due che ho visitato me lo confermano.
A metà settembre sono stata nello studio di un dentista ad Amsterdam - tale Marlon - che pareva una discoteca: specchi... statue... luci soffuse...divani di pelle bianchi...
Lui, il dentista - surinamense, di origine cinese - era un figo tipo Bruce Lee.
La receptionist era l'olandese - anzi, la donna - più enorme che io abbia mai visto: circa 190 cm con due "tettetagliasesta".
Non mancavano il gazebo con le piante tropicali che fungeva da sala d'attesa per i fumatori e l'angolo "bambinotiaspettailtrapanino" con tanto di pelouche di ogni fattezza e dimensione.
Lo studio aveva anche un nome con tanto di insegna: THE SMILE FACTORY.
E accanto all'insegna, troneggiava un molare enorme di plastica.
Roba da fantascienza.
Poi, ieri sono stata dalla mia oculista a Roma.
Per citofonare ho dovuto scavalcare un ubriaco che cantava steso e Tavernellomunito.
Lo studio? Molto anni 60.
Non nel senso che c'ha le foto di Caterina Caselli e Gianni Morandi alle pareti.
Nel senso che non ci fanno niente dagli anni 60. Forse nemmeno lo puliscono da allora.
Sedie di pelle consumate, riviste con le pagine strappate, un ventilatore rumoroso.
Temperatura - nonostante il ventilatore: 700 gradi centigradi.
Spazio nella sala d'attesa: circa 8 metri quadri.
Numero pazienti presenti: 12.
Quasi tutti avevano già messo quelle terribili gocce negli occhi che t'accecano.
E quasi tutti sudavano.
Quindi sembrava di stare davvero in un manicomio criminale.
Però l'oculista è una signora bionda molto gentile.
Che dire? Il mondo è bello perchè vario.

Baci Preside'

 

Tony Brando

Lo studio del mio dentista è un posto molto familiare; familiare da quando sto combattendo con il dente del giudizio...si tratta del dente dell'arcata superiore destra, ma questo è un particolare che forse non interessa.... Il dentista è un mio amico, con il quale vado anche a giuocare a calcetto; l'ambiente che conosco meglio del suo studio è la sala d'attesa in cui ci sono sempre le stesse maledette riviste, ormai consumate dalle innumerevoli volte che sono state sfogliate dai vari pazienti; ricordo di aver letto un "Panorama" in cui si parlava dello sbarco sulla Luna (luglio 1969) o un "L'Espresso" con tutti i particolari sul rapimento di Moro (maggio 1978)... Ci sono - sempre nella sala d'aspetto - 3 divani disposti su tre delle 4 pareti (su ognuna delle quali ci sono delle tristissime litografie a colori); divani che al contrario delle riviste sono nuovi! divani in pelle, quindi meglio non andarci d'estate dal mio dentista! e poi la costante imprescindibile di qualsiasi studio dentistico è il rumore costante (ripetizione!) del trapano.....mi sono sempre fatto una domanda: sarà un rumore veramente dovuto al trapano, oppure c'è una filodiffusione con un suono preregistrato di trapano a coprire le urla di noi poveri pazienti? finalmente è arrivato il proprio turno, fai la strada che ti porta nella sala del dentista come se stessi andando al patibolo, ti accomodi sulla poltrona e speri che il tuo dentista in quel momento non sia un sadico che si diverte a procurarti dolore (avete presente il film "Il maratoneta"?)!
ecco il mio temino, presidente....prima di darmi il mio classico 5 e 1/2 dei tempi del liceo, sappi che ti ho sempre voluto bene (captatio benevolentiae)!!!!!

Baci, Tony